Inizio oggi una rubrica per parlare di ambiente e stili di vita sostenibili, il lavoro parte dal concetto di LIFE CYCLE THINKING e dalla mia esperienza di certificatore energetico per l'edilizia, non basta più vedere come smaltire un materiale, bisogna seguirne tutto il ciclo di vita, nei prossimi giorni leggerò quindi due libri che parlano dell'origine di alcuni fenomeni sia dal punto di vista materiale che da quello economico/politico:
Rita Dalla Rosa " VESTITI CHE FANNO MALE.A chi li indossa. A chi li produce"
Loretta Napoleoni " IL CONTAGIO"
Intanto da un pò di anni seguo questo decalogo:
- bevo l'acqua del rubinetto
- uso tovaglioli e fazzoletti di stoffa
- porto l'olio da cucina usato alla piattaforma ecologica (é obbligatorio ed é molto inquinante non farlo)
- abbasso il riscaldamento e mi vesto più pesante
- prendo i mezzi pubblici o guido risparmiando benzina
- riciclo il più possibile
- evito di comprare oggetti che vengono da paesi in cui ci sono dittature ( ma di una giacca fatta in Birmania dopo il 2007 me ne sono accorta solo dopo l'acquisto, mea culpa )
- sulla tavola gli ingredienti sono il più possibile dal produttore al consumatore, oppure ultimamente ho scoperto i prodotti di Liberaterra e sono veramente buoni
- seguo la stagionalità dei prodotti, no alle primizie che hanno fatto il giro del mondo
- non uso l'ammorbidente e diluisco i saponi liquidi o gli shampo prima di usarli (sono alla ricerca di quelli alla spina)
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