martedì 29 maggio 2012

Cosa succederà dopo questo terremoto?



Sta accadendo sotto i nostri piedi e sotto i nostri occhi, il terrremoto in Emilia. Riporto la lettera aperta e prego tutti di leggerla fino alla fine. Grazie


Consiglio Nazionale Architetti

Protezione Civile e terremoti
24/05/2012

A seguito degli eventi calamitosi recentemente occorsi, il CNAPPC ha indirizzato al Governo Monti una "Lettera aperta", nella quale ha avanzato le proprie proposte finalizzate sia alla prevenzione e analisi del rischio sismico, sia alla ricerca di soluzioni mutualistiche a sostegno delle popolazioni colpite e a favore del ripristino del patrimonio edilizio, storico e culturale italiano.

Oggetto: lettera aperta sul Decreto riguardante la Protezione Civile e i terremoti
Gentile Presiclente e Ministri

Noi crediamo che il Decreto del Governo sulla Protezione Civile che solleva lo Stato dal pagare i danni causati dagli eventi sismici, rinviando ad una assicurazione volontaria, sia da riformulare perché è stato approvato senza tenere conto del quadro complessivo della situazione italiana, così drammaticamente evidente, ancora una volta, dopo il terremoto in Emilia Romagna.
Dalla ricerca Cresme 2012 sulla Rigenerazione Urbana Sostenibile si evince che in Italia le aree ad elevato rischio sismico sono il 50% del territorio nazionale e il 38% dei Comuni; quelle a elevata criticità idrogeologica il 10% del territorio e 1'82% dei Comuni.
Nelle prime risiiedono 24 milioni e 147 mila persone, nelle seconde 5 milioni e 772 mila per one; 6 milioni e 267 mila edifici risiedono in area sismica, 1 milione e 259 mila in area a rischio idrogeologico.
Inoltre in Italia dal dopoguerra ad oggi ci sono stati oltre 4 mila morti provocati da terremoti e i danni da sisma o eventi idrogeologici calamitosi hanno portato a costi complessivi (dal 1944 al 2009) stimabili in un valore tra i 180 e i 220 miliardi di euro.
Entro dieci anni i 4/5 dei cittadini italiani vivranno in edifici anteriori al 1970, ovvero precedenti alle normative sismiche moderne e dall'indagine Cresme-Cnappc 2012 si evince con chiarezza che solo una piccola percentuale dei nostri concittadini ha contezza della sicurezza statica della casa in cui abita.
Questi i dati reali, da cui vi chiediamo di ripartire per un intervento più meditato, per il quale vi facciamo le seguenti proposte:
- l'introduzione obbligatoria del libretto dell'edificio che, come quello dell'automobile, certifichi lo stato di sicurezza dell'immobile, così da rendere consapevoli i cittadini della realtà del proprio habitat e degli eventuali interventi necessari;
- introdurre nel Piano per le Città incentivi per la messa a norma antisismica delle strutture, integrandola al risparmio energetico, rendendo sicuri e passivi gli edifici;
- riconsiderare la recente decisione sull'intervento economico dello Stato, nel non poter rifondere più i danni agli edifici causati dai terremoti, introducendo almeno una norma progressiva decennale, collegata al libretto dell'edificio, alle incentivazioni e creando un fonclo pubblico attingendo ad una quota dell'IMU.

Se così non fosse, le conseguenze sarebbero disastrose.

Infatti, l'assoluta inconsapevolezza dello stato dell'edificato da parte dei cittadini e delle autorità, effetto di non aver voluto - in passato - istituire illibretto immobiliare e la verifica periodica delle strutture, farà sì che la maggior parte degli italiani non saranno in grado di valutare se vivono e lavorano in luoghi sicuri, mentre le Assicurazioni imporranno premi proibitivi, considerando -giustamente - che il rischio sarà massimo,
Il risultato sarà che coloro che potranno subire gli effetti devastanti di un terremoto non assicureranno e tanto meno i più poveri, che abitano in case che hanno avuto minor manutenzione e nella zone più depresse del Paese, che sono proprio quelle più esposte al rischio sismico e idrogeologico (Campania, Sicilia, Calabria, ecc)

Gentile Presidente,
noi crediamo che questo Paese si sia sempre fatto carico della necessaria solidarietà ai concittadini colpiti dalle calamità, anche in periodi di grave crisi economica, come ad Avezzano nel 1915: chiediamo perciò che l'intervento del Governo e del Parlamento siano utili a analizzare in modo scientifico la condizione del patrimonio edilizio e monumentale, a rendere i cittadini consapevoli dei rischi dell'abitare, a fare sì che la prevenzione sia applicata dovunque e pervicacemente, ad avviare soluzioni mutualistiche che risolvano il problema di grandi esborsi non programmati da parte dello Stato.
Ma abbandonare coloro che con la casa perdono anche un congiunto, la memoria di una vita e, spesso, la speranza è contro i principi di civiltà e solidarietà che hanno fatto grande il nostro Paese.

Roma, 21 maggio 2012


arch.Leopoldo Freyrie




lunedì 28 maggio 2012

Urban commuter: sicurezza con stile.

La bicicletta, lo abbiamo già scritto, è il mezzo ideale per la città. Molti ciclisti urbani, tuttavia, trascurano la sicurezza e non usano il casco, spesso perchè ritengono possa nuocere alla loro immagine o al loro look. Ecco dalla Svezia la soluzione anche per questi style-addicts: un sciarpa dal look discreto che si gonfia come un airbag in caso di caduta o incidente.

E poichè il prodotto è svedese, un sguardo attento anche all'ambiente. Quando non più utilizzabile è possibile rispedirlo alla casa produttrice per il riciclo. La casa produttrice provvederà a riciciclarlo, ad analizzarne la scatola nera (come quella degli aerei) per migliorare le funzionalità e a fornirvi di un buono sconto per l'acquisto di un prodotto successivo.
Per dettagli ed acquisti: http://www.hovding.se/sv/index

mercoledì 23 maggio 2012

il mattone porta birra

Da una  idea  visionaria della Heinken degli anni sessanta, un vero prodotto progettato secondo il Life Cycle Thinking.. WOBO, la prima WOrld BOttle, "Il mattone che contiene una birra" è una bottiglia in grado di diventare, senza alcun trattamento intermedio, un mattone di vetro con cui costruire muri dino ad edificio intero. Purtroppo fu prodotta solo nel 1963 in 100 mila esemplari. Alcuni furono utilizzaati per delle installazioni visibili tutt'oggi Museo Heiniken di Amsterdam. Per maggiori dettagli date un occhio a sito http://inhabitat.com/


martedì 22 maggio 2012

a milano non solo mobili

Quella del fuori salone è senz'altro una delle settimane più frizzanti da vivere a Milano...ma forse non la più appetitosa!
Dal 19 al 27 Maggio c'è la Milano Food Week, dove assaggiare novità culinarie, vedere chef all'opera, seguire corsi di cucina. Per i "design addict" da visitare la Main Kicthen nello splendio loggiato del palazzo dei Giureconsulti.
Per maggiori info http://www.milanofoodweek.it/

mercoledì 16 maggio 2012

ventura oltre il salone

Visitare la zona ventura è stata l'occasione per molti di scoprire uno degli interventi più interessanti di recupero industriale a Milano. Al posto di vecchi stabilimenti, loft di artisti, gallerie d'arte, una scuola di design.















Si spera che un destino analogo possa avere la vicina area ex -Innocenti. Per saperene di più:http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/05/13/news/rubattino_la_fabbrica_sopravvive_circondata_dai_palazzi_e_dal_parco-35007180/

lunedì 14 maggio 2012

bici al fuorisalone 2012

Il fuorisalone nel suo clima di festa, può essere un momento anche per interrogarsi sulla mobilità. La biciciletta sembra essere il mezzo ideale per muoversi in questo caos. Ecco allora una brevissima rassegna delle bici viste al salone, tra visitatori ed espositori. Si passa dalla piccola, pieghevole e perfetta per muoversi tra gli stand, ad una ottenuta da una ipotetica rete metallica  riciclata (ma il resto?), un provvidenziale ciclo-bar fino ad una cilcette, da design molto accattivante ma che...non si muove!




mercoledì 2 maggio 2012

DMOCH




Project Selma è stata una delle cose più interessanti viste a Ventura Lambrate, sono oggetti poetici e visti dal vero si apprezzano meglio i dettagli, nei prossimi post metterò anche le foto dei giochi.
Project Selma it's been one of my favorite corner at Ventura Lambrate, their object are so poetic and seen on real you can really appreciate the detalis, in the next few day I'll post  more   pictures of their lovely toys.


martedì 1 maggio 2012

Tavolozza 4

I colori delicati del servizio Alice si possono usare anche negli interni, come con quelli di Farrow & Ball n°2462732.
Pale colours like Alice's te set can be used for interior as well, see Farrow & Ball n°2462732.