lunedì 26 settembre 2011

Reduce-Reuse-Recycle

Inizio oggi una rubrica per parlare di ambiente e stili di vita sostenibili,  il lavoro parte dal concetto di LIFE CYCLE THINKING  e dalla mia esperienza di certificatore energetico per l'edilizia, non basta più vedere come smaltire un materiale, bisogna seguirne tutto il ciclo di vita, nei prossimi giorni leggerò quindi due libri che parlano dell'origine di alcuni fenomeni sia dal punto di vista materiale che da quello economico/politico:
Loretta Napoleoni " IL CONTAGIO"

Intanto da un pò di anni seguo questo decalogo:
  1. bevo l'acqua del rubinetto
  2. uso tovaglioli e fazzoletti di stoffa
  3. porto l'olio da cucina usato alla piattaforma ecologica (é obbligatorio ed é molto inquinante non farlo)
  4. abbasso il riscaldamento e mi vesto più pesante
  5. prendo i mezzi pubblici o guido risparmiando benzina
  6. riciclo il più possibile
  7. evito di comprare oggetti che vengono da paesi in cui ci sono dittature ( ma di una giacca fatta in Birmania dopo il 2007 me ne sono accorta solo dopo l'acquisto, mea culpa )
  8. sulla tavola gli ingredienti sono il più possibile dal produttore al consumatore, oppure ultimamente ho scoperto i prodotti di Liberaterra e sono veramente buoni
  9. seguo la stagionalità dei prodotti, no alle primizie che hanno fatto il giro del mondo
  10. non uso l'ammorbidente e diluisco i saponi liquidi o gli shampo prima di usarli (sono alla ricerca di quelli alla spina)
Questi piccoli accorgimenti ripetuti e allargati possono fare molto anche solo per cambiare lo stile di vita e la mentalità delle persone, se solo tutti facessero la raccolta differenziata dell'umido (togliendo quindi l'acqua dai rifuti che richiede più energia per bruciare) a Milano non sarebbe necessario costruire un nuovo inceneritore.E' un gesto banale: la nostra mano che si sposta da un bidone dell'indifferenziato a quello dell'umido ma in quel momento abbiamo fatto una scelta e le scelte pesano sempre.

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